Editoriali
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Benedetta Guerrini Degl’Innocenti ci parla di Sandra Filippini

Benedetta Guerrini Degl’Innocenti ci parla di Sandra Filippini

Sandra Filippini è stata una psicoanalista che ha saputo coniugare rigore metodologico e spirito di ricerca, uniti ad una non comune capacità di intercettare quelle tensioni del pensiero che di lì a breve si sarebbero coagulate in questioni concettuali fondamentali per la psicoanalisi. I suoi lavori sul precosncio, sull’enactment e sul concetto di interazione, scritti a quattro mani con Maria Ponsi, sono ancora oggi un punto di riferimento per la comunità psicoanalitica. Ma soprattutto Sandra era abitata da una forte tensione etica che le faceva affermare “che la nostra professione di psicoanalisti non possa andare disgiunta da una attenta considerazione degli aspetti etici se crediamo, con Freud, nel valore terapeutico della verità”. E questa tensione etica l’ha spinta, negli ultimi dieci anni della sua vita, troppo prematuramente chiusa a 57 anni, a impegnarsi come consulente-supervisore dell’associazione Artemisia, Centro contro la violenza verso le donne e i minori. Sandra riteneva che gli aspetti etici diventano importanti, anzi cruciali, proprio quando abbiamo a che fare con situazioni di abuso o di maltrattamento, perché “in questi casi infatti, l’etica si salda con la tecnica, ne diventa anzi una conditio sine qua non”. “In questi casi – scriveva Sandra – è importante che l’analista mantenga il giudizio di realtà, quello che il suo paziente non riesce – o non è riuscito – a mantenere. Se non facesse questo, finirebbe per colludere con i perpetratori. Questo è decisivo per me quando ho a che fare con vittime di violenze familiari: se non mantenessi fermo dentro di me – indipendentemente dal fatto che ne parli e da quando ne parli – il giudizio di realtà, finirei per essere l’adulto che non ha protetto o che ha negato la realtà dei fatti, o, peggio, che ne ha attribuito la colpa alla vittima. Naturalmente il fatto di mantenere fermo dentro di sé il giudizio di realtà non rappresenta la sostanza della cura, ma soltanto la sua condizione di possibilità”.

E’ per la sua passione civile nei confronti dei movimenti di emancipazione femminile, per il suo impegno sociale contro la violenza sulle donne e per il contributo teorico che ha dato alla riflessione psicoanalitica sul tema della perversione relazionale, che abbiamo pensato, in occasione dell’ 8 marzo, di dedicare questo spazio ad accogliere un suo contributo inedito. Vogliamo così ricordarla ancora una volta con i molti colleghi della SPI che hanno avuto la fortuna di conoscerla e di lavorare con lei, in particolare durante gli anni in cui è stata Segretario Scientifico del Centro Psicoanalitico di Firenze, facendola conoscere ai più giovani, che non l’hanno potuta incontrare, ma che speriamo possano incontrare il suo pensiero, ricco, vitale e libero. 

 

Benedetta Guerrini Degl’Innocenti

Segretario scientifico del Centro Psicoanalitico di Firenze

 

Giangaetano Bartolomei: un inedito di Sandra  –  Leggi

Le relazioni perverse,  la violenza psicologica nella coppia, di Sandra Filippini, Franco Angeli editore 2005. In ristampa anche quest’anno. –  Leggi

 

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