Tutti gli articoli della categoria: Libri

La vetrina del libraio

Perché in un sito che parla e racconta di psicoanalisi trova spazio una sezione dedicata ai libri di narrativa? Perché pensiamo che leggere un libro sia, come per chi intraprende un percorso psicoanalitico, accingersi a un viaggio che aumenta la conoscenza del mondo, ma anche di sé e degli altri. Leggere aiuta a pensare e arricchire la propria mente, stimola domande e immaginazione. Si legge per conoscere, per sapere scrivere, per tenere lontano il mondo esterno ma anche per osservarlo più da vicino, per immergersi come in un sogno o per incontrare nuove e sconosciute realtà. Chi legge vive più vite, ne incontra molte altre e conosce meglio la propria. Infine, i libri possono essere alleati fedeli e discreti della quotidianità e leggere può costituire un efficace antidoto contro le avversità della vita. Buona lettura. Questa sezione è dedicata ai romanzi. Girovagando virtualmente tra gli scaffali della libreria, ecco i consigli di lettura di Rossella Vaccaro.     La donna gelata, di Annie Ernaux, ed. L’Orma, 2021. Recensione di Rossella Vaccaro   Annie Ernaux è …

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LA CURA PSICOANALITICA CON BAMBINI,ADOLESCENTI E GENITORI. Un modello possibile nei servizi di Maurizio Stangalino

Con un Seminario inedito di D. Meltzer e M. HarrisPrefazione di Anna Ferrutadi Maurizio StangalinoMilano : Franco Angeli 2021 Le ricerche più attuali in neurofisiologia, Infant Research e psicoanalisi relazionale, offrono l’opportunità diriconfigurare un “modello possibile”, e realizzabile, di cura del disagio psichico nel contesto istituzionale deiServizi per l’età evolutiva, oggi sovraccaricati da un alto numero di richieste e spesso in grado di fornire solorisposte operative di riduzione dei sintomi o prassi cliniche standardizzate.L’autore presenta un modello “essenziale” di intervento, basato su una visione psicoanalitica della cura, chevalorizza la specificità evolutiva del trattamento e una dinamica relazionale trasformativa che coinvolgebambini, adolescenti, genitori, insegnanti. Diagnosi, terapia individuale, partecipazione attiva di tutti isoggetti, danno forma a un “prendersi cura” attento sia alla singolarità del caso sia al contributodell’ambiente, della scuola e della famiglia. L’interesse della proposta risiede anche nel “si può fare”.Il libro offre un interessante tragitto a partire da una rilettura critica di un Seminario inedito di D. Meltzer eM. Harris (a cui si aggiunge un contributo di Meg Harris Williams): viene ripercorso tutto lo sviluppo teoricoe …

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Sul masochismo. L’enigma della psicoanalisti. Riflessioni nella teoria, nella clinica e nell’arte. Recensione di Paola Freer

Si tratta di un volume molto ricco, che contiene un’ampia ed esaustiva riflessione sul masochismo a partire dalla concezione di Freud. Alla dettagliata esposizione della teoria freudiana sul masochismo segue una disamina della letteratura psicoanalitica veramente approfondita, con ampi richiami alla filosofia e riferimenti alle euroscienze. Il filone teorico principale preso in considerazione nel libro ha come autori di riferimento Freud, Laplanche e Lacan. Seguono a questa parte teorica un’ampia sezione dedicata alla clinica del masochismo e una sezione ricca di affascinanti incursioni nell’arte, in particolare la letteratura ma soprattutto il cinema, una forma artistica molto cara all’autrice. Infine c’è una sezione intitolata “Dal soggetto alla cultura”, che tratta del rapporto del masochismo col lavoro della cultura, il Kulturarbeit freudiano, fondato sulla rinuncia pulsionale, sulla sublimazione e sul masochismo. Nonostante la complessità e l’oscurità enigmatica dei concetti trattati, questo non risulta un testo ermetico, una qualità che rientra nello stile dell’autrice. Sul masochismo fa parte di una trilogia che comprende un testo sulla sublimazione, pubblicato nel 2015, un testo sulla pulsione di morte, del 2016, …

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Giovanni Hautmann e la passione del pensiero

Giovanni Hautmann e la passione del pensiero. Recensione a cura di Ilaria Sarmiento

  In uscita la traduzione inglese.   Il libro “Giovanni Hautmann e la passione del pensiero”, nasce da una giornata di studio in suo ricordo e contiene i contribuiti  che Gabriela Gabbriellini, Arianna Luperini e Simona Nissim hanno curato e coordinato. Hautmann, nel suo articolo “Il mio debito con Bion”, sottolinea come Bion non cercasse interpreti “fedeli” del suo pensiero, ma desiderasse stimolare pensieri psicoanalitici. Mi sembra che sia lo stesso effetto che ottiene questo libro: stimolare i pensieri. Questo si collega al punto centrale che, come sottolineato da Hautmann stesso, riguarda l’aspetto creativo della psicoanalisi e del pensiero psicoanalitico. Come Bion, infatti, anche Hautmann considera la  relazione analitica non più come un portare a galla il rimosso, ma un creare dei funzionamenti mentali dove prima erano assenti, creare nuove rappresentazioni mentali, nuovi pensieri. Ad Hautmann si devono l’idea di una visione gruppale della mente, l’idea della nascita della soggettivazione attraverso la formazione di una pellicola di pensiero, che si forma quando gli elementi Beta si trasformano in Alpha, nonché l’idea di splitting cognitivo primario, nel …

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Valérie Perrin, Cambiare l’acqua ai fiori, ed. E/O, 2019 di Rossella Vaccaro

Valérie Perrin, nota sceneggiatrice e moglie del regista Claude Lelouch (Un uomo, una donna), è la protagonista di un vero e proprio caso editoriale, grazie al suo secondo libro[1], Cambiare l’acqua ai fiori. Il romanzo esce silenziosamente nell’estate del 2019, ma grazie al passaparola tra lettori e librai vende nel giro di un anno circa 180.000 copie, diventando un best seller internazionale e aggiudicandosi prestigiosi riconoscimenti letterari. La protagonista, Violette, sopravvissuta alla prova più dolorosa della vita, è la guardiana di un piccolo cimitero del Nord della Francia. L’insolito lavoro non la rattrista, anzi ama prendersi cura delle lapidi, dei fiori, degli animali, mentre intesse e protegge il dialogo tra vivi del paese e i morti che sorveglia. La capacità di lettura dell’animo umano con cui l’autrice tratteggia il personaggio di Violette trasforma ciò che inizialmente può apparire un racconto uniforme in una storia che, in un gioco quasi cinematografico, alterna costantemente più immagini e più voci, dando prova della lunga esperienza dell’autrice come fotografa di scena. La vita di Violette scorre con apparente semplicità, …

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La stanza dei sogni

Nella stanza dei sogni. Un analista e i suoi pazienti. Di Roberto Goisis. Recensione di Teresa Lorito

Parafrasando quello che dice l’autore stesso, Nella stanza dei sogni si legge come un romanzo, ma non è un romanzo; potrebbe essere un saggio, ma non lo è; potrebbe essere un compendio sulla teoria e tecnica della psicoanalisi, ma non ne ha la scansione, forse è un insieme di biografie, ma in realtà è un’autobiografia. Goisis scrive un libro che scompone tutti i generi letterari e li ricompone per creare un suo personalissimo modo di raccontare. La scomposizione e ricomposizione mi pare il tratto saliente del libro. La sua vita, la sua professione, la sua carriera, i suoi luoghi, i suoi pazienti, tutto è raccontato per brevi sequenze, tutto appare singolo, ma, invece, tutto è un coro che canta la sua passione per la vita, per le persone, per la psicoanalisi, per gli amici, per la sua famiglia, per i suoi pazienti. Dal giovane medico che si specializza al professionista affermato, passando attraverso delusioni, successi, sconforti, perdite e ritrovamenti. Descriverei il libro come un lavoro al telaio. La trama è una teoria del setting che …

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Ricordo di Franco Mori (1922-2020)

L’Esecutivo e i soci del Centro Psicoanalitico di Firenze “Giovanni Hautmann” ricordano con affetto e riconoscenza Franco Mori (1922-2020), uno dei fondatori del Centro, di cui è stato nel tempo Segretario Scientifico (1982-1984) e Presidente (1988-1990). Conserveremo con cura l’esempio e la passione che ci ha trasmesso, e il suo ultimo prezioso lascito, quelle Cronache della mia lunghissima vita (Editore Effigi, 2019), che testimoniano di un desiderio vivo e profondo di trasmettere la propria esperienza umana e scientifica. Ricordo di Franco Mori su Spiweb  “Cronache della mia lunghissima vita” di Franco Mori

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La cerimonia del commiato di Alice Munro. Recensione di Vincenza Quattrocchi

Alice Munro (1974), La cerimonia del commiato, in “Una cosa che volevo dirti da un po’”, Torino, Einaudi, 2016. Recensione a cura di Vincenza Quattrocchi Non fa sconti la nostra Autrice, armata con pugno di ferro e guanto di velluto, come le sue parole. In questo racconto si ritrovano due sorelle e nelle poche pagine è messo a vivo il loro rapporto, l’una la maggiore Eileen e l’altra la minore June. Dopo aver condiviso la morte precoce del padre, si sono trovate a sopportare e supportare una madre sconclusionata e psichicamente fragile.  Per entrambe la frequenza all’Università Statale era stata possibile grazie alle meritate borse di studio. La maggiore aveva, senza saperlo, condiviso con la madre, la prima sera della morte in guerra del padre, notizia poi rivelata a entrambe la mattina seguente, al risveglio. Eileen, se pure  ignara, aveva avuto un piccolo privilegio da primogenita, bere thè e mangiare biscotti, e soprattutto spezzare la solitudine della madre in quella veglia di dolore. Crescendo, la smania di June, nel ricalcare il modello della sorella maggiore si …

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Chiamerò la polizia di Irvin D. Yalom. Recensione di Teresa Lorito

Irving D. Yalom, Chiamerò la polizia, Neri Pozza, Venezia, 2019. Recensione a cura di Teresa Lorito Chiamerò la polizia è un piccolo libro di Irvin D. Yalom, un racconto molto intenso che narra di un dialogo fra due vecchi amici, un dialogo atteso da anni. Proprio nel cinquantenario della loro laurea, finalmente, parlano del dramma che, in maniera diversa, portano dentro: il dramma dell’Olocausto. I due amici sono entrambi sopravvissuti: Bob è arrivato da solo a Boston a 17 anni, la sua famiglia sterminata; Irvin emigrato con la sua famiglia negli Stati Uniti prima che il nazismo arrivasse al potere, ma non per questo lontano dagli orrori dello sterminio. Si incontrano nelle aule universitarie e subito nasce fra loro un’intensa amicizia che dura negli anni, anche quando le loro strade si dividono “lui specializzandosi in chirurgia cardiaca e io prendendomi cura dei cuori infranti attraverso la parola”. Negli anni il loro rapporto rimane solido anche se entrambi sanno che c’è un non detto, qualcosa che occupa le loro difficili notti. Se Bob non parla della sua esperienza in …

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