LACCI di Daniele Luchetti. Recensione di Vincenza Quattrocchi
Note sul film Lacci presentato alla Manifattura Tabacchi il16 luglio 2021 in occasione della rassegna BUIO IN SALA, frutto della collaborazione trala Fondazione Stensen e il Centro Psicoanalitico di Firenze.Non siamo nell’atmosfera di “Storia di un matrimonio,” ma neanche in quella di “La guerradei Roses”. Se nel primo l’amore espresso, nel tentativo di proteggere il figlio, è salvo, siapure nella separazione, nel secondo separarsi vuol dire distruggere insieme le cose amatee costruite in coppia, fino a morire e paradossalmente, condividere la sorte fatale.Il film Lacci, tratto dal romanzo omonimo di Domenico Starnone, con tre voci narrantiVanda, Aldo, Anna, è fedele e armonico rispetto al libro come può esserlo un film, conimmagini che dicono più degli asciutti dialoghi. In questo caso, la lettura del testocompleta la visione e non la confonde e, questo mio breve commento, risente sia dellavisione del film, che della lettura del libro.Le scene proposte dal regista tratteggiano con suggestione gli aspetti essenziali deltesto. Sappiamo che c’è stata una stretta collaborazione tra il regista e lo scrittore.Il racconto descrive un interno in cui …
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