Tutti gli articoli della categoria: Ciak si gira 2013

CIAK SI GIRA 2013
 

Molte ed interessanti sono le interazioni fra cinema e psicoanalisi; due realtà con molti punti in comune. La serie di incontri qui proposta vede la partecipazione di uno psicoanalista che guarda, ascolta e commenta un film assieme al pubblico, attento non solo al film stesso ma anche all’effetto che il film e il suo commento al film suscitano nel pubblico medesimo.
Lungi da qualsiasi intento didascalico, si tratta di favorire la percezione e l’ascolto degli echi interiori suscitati dalla visione del film e di stimolare la sensibilità dei partecipanti.

Repulsion, proiezione del 4 novembre

4 novembre 2013 Repulsion di Lucia Carboni Girato a Londra nel 1965, Repulsion è il primo film (insieme a l’inquilino del terzo piano e Rosemary’s baby) della cosiddetta trilogia dell’appartamento, in cui Polanski indaga sulla follia individuale e di gruppo giocando su binomi che tendono a presentarsi come antinomie, ma ci spingono a riflettere, partendo dal nostro stesso disagio e dalla nostra paura, sulla complessa relazione che intercorre p.e. tra attrazione e repulsione, docile passività e reattività aggressiva; ad interrogarci su quali confini esistano tra l’esperienza di Sé e dell’altro da Sé; che cosa distingua soggettivo da oggettivo, vero da falso, reale da immaginario, sanità mentale da follia. Definito da qualcuno “un lucido incubo espressionista”, Repulsion presenta in realtà la combinazione di più elementi stilistico -narrativi. Da una parte la visione propria della nouvelle vague -né idealizzante né moralistica- consente uno sguardo attento agli aspetti freddi della realtà oggettiva. La luce naturale della strada, la casa, sciatta e priva di quella grandiosità Hopperiana vista in Psycho qualche anno prima, riportano i dati di una quotidianità …

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Il Sospetto, proiezione del 28 ottobre

28 ottobre 2013 ANDREA MARZI IL SOSPETTO di Thomas Vinterberg Breve Scheda Lucas ha un divorzio alle spalle e una nuova vita davanti che vorrebbe condividere con il figlio Marcus, il cane Fanny e una nuova compagna. Mite e riservato, Lucas lavora in un asilo, dove è stimato dai colleghi e adorato dai bambini, soprattutto da Klara, figlia del suo migliore amico. Klara, bimba dalla fervida immaginazione, figlia del suo migliore amico Theo, è affascinata da Lucas a cui regala un bacio e un cuore di chiodini. Rifiutato con dolcezza e determinazione, Lucas invita la bambina a farne dono a un compagno. Klara non gradisce e racconta alla preside di aver subito le attenzioni sessuali dell’insegnante. La bugia di Klara scatenerà la ‘caccia’ al mostro, investendo rovinosamente la vita e gli affetti di Lucas. Disperato e in un clima crescente di dramma, Lucas sarà costretto ad affrontare la comunità prima ancora che il tribunale. Il gruppo di amici prova la propria virilità post vikinga (Norrena, mi correggerebbe uno dei miei figli) buttandosi nel laghetto gelido, …

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Furia, proiezione del 11 novembre

11 novembre 2013 “Furia” di Fritz Lang (1936) Benedetta Guerrini Degl’Innocenti  Un film come “Furia” può essere letto da diversi vertici. Senz’altro, parlando in termini generali, questo film contiene le idee di Lang sulla colpa, sulla vendetta e sulla giustizia. Il film può apparire un po’ datato dal punto di vista della tecnica cinematografica e anche interpretativa, ma è impareggiabile la raffinatezza con la quale il regista mette in evidenza le trasformazioni che avvengono nella dinamica del gruppo e in quella dei singoli, di fronte ad un evento traumatico. Cominciando dalla superficie per poi scendere un po’ più in profondità, dal punto di vista storico-sociale, il regista sceglie di affrontare un tema molto attuale negli Stati Uniti fra la fine dell’800 e la prima metà del novecento, una vera piaga sociale, che era quello dei linciaggi; il 7 agosto del 1930 a Marion, nell’Indiana, una folla assalta la prigione dove sono custoditi due uomini di colore, sfonda le porte e massacra a calci e pugni i due uomini, li mutila e poi li appende ad …

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Amour, proiezione di lunedì 14 ottobre

14 ottobre 2013 “AMOUR” MICHAEL HANEKE PALMA D’ORO CANNES 2012 INTRODUZIONE   E’ sempre notevole quando Michael Haneke osserva la società di oggi, si mette gli occhiali del sociologo, esercita l’arte sublime dello scultore di interni casalinghi, ahime’ infestati da disagio e disperazione; in spa-zi rigorosamente chiusi (claustrofilici), il film ha debuttato a Cannes (Festival presieduto da Nanni Moretti) mostrando stanze chiuse sobrie-eleganti divenire “tomba” di cadaveri annunciati. Mai come lo scorso Mag-gio, sulla Croisette francese, in mezzo a scroscianti applausi di pubblico, è soffiata una brezza mortifera, un’estetica quasi da obitorio da raggelare in tutti i presenti, il sangue nelle vene. Viviamo nell’era del corpo. Cosa non si farebbe per il corpo. Per mantenerlo sano, efficiente, tonico, scattante, eternamente bello e giovane; se è il caso, ricorrendo pure a qualche sortilegio, del tipo di quello immaginato da O. Wilde nel suo profetico “Ritratto di Dorian Gray”. Ma prima o poi lo dobbiamo lasciare, anche se rimuoviamo costantemente il pensiero della morte e ci confrontiamo con la tetra regina del mondo solo in occasione della …

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